Cittadanza attiva e democratica
Il tema dell’educazione sociale e civica, ai diritti umani e alla cittadinanza, è molto sentito a livello internazionale ed europeo. Il Consiglio d’Europa ha avviato importanti progetti di educazione alla cittadinanza democratica e di valorizzazione dell’educazione interculturale e della pace. L’Italia ha dedicato a questo tema la legge 30.10.2008 n.169, che nel 1° articolo afferma che vanno promosse “ azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all’acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione, nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell’infanzia».
L’insegnamento/apprendimento di Cittadinanza e Costituzione è un obiettivo irrinunciabile di tutte le scuole, ha propri contenuti, che devono trovare un tempo dedicato per essere conosciuti e fatti propri Tale insegnamento implica sia una dimensione integrata, ossia interna alle discipline dell’area storico-geografico-sociale, sia una dimensione trasversale, che riguarda tutte le discipline.
Come ribadito dalla legge 107/2015, è compito della scuola favorire la formazione di una coscienza morale e civile e quindi sviluppare in tutti gli studenti competenze nonché comportamenti di cittadinanza attiva e democratica ispirati ai valori della responsabilità, legalità e solidarietà, ma anche della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri. La conoscenza, la riflessione e il confronto attivo con i principi costituzionali rappresentano un momento fondamentale per la crescita di queste competenze negli studenti.
Al fine di potenziare l’offerta formativa e favorire la realizzazione delle attività progettuali in materia di cittadinanza attiva e democratica, l’Ambito Territoriale di Varese svolge un lavoro di supporto alle scuole relativamente alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico e di educazione alla legalità, attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno all’assunzione di responsabilità, la promozione della solidarietà.
In ordine allo sviluppo negli studenti di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, l’Ambito Territoriale intende poi offrire alle scuole momenti di formazione contro violenze e abusi per coadiuvare i docenti nella attuazione de ”Il piano triennale dell’offerta formativa” per assicurare l’attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni” (legge 107, 15 luglio 2015, art.1, 16). La lotta alla violenza di genere, però, non esaurisce l’impegno quotidiano con cui le donne contribuiscono alla costruzione di una società più giusta e umana. I diritti delle donne non sono – e non possono essere – i soli diritti per cui le donne combattono. Parlare di molestie, stalking e femminicidi è necessario e tuttavia tremendamente riduttivo. Per questo occorre inserire l’educazione alle relazioni uomo-donna dentro il più grande contenitore dell’uguaglianza senza distinzioni, sancito dall’art. 3 della Costituzione.
Considerato che il fenomeno della dipendenza da sostanze stupefacenti e da alcool sta assumendo nel nostro Paese diverse e pericolose connotazioni, sia per la sempre maggiore diffusione di nuove sostanze, che per la costante tendenza all’abbassamento dell’età dei ragazzi, fino a coinvolgere anche le fasce adolescenziali, si intende far crescere la cultura della legalità e del rispetto dei valori della vita e della salute anche mediante la realizzazione di piani, programmi educativi e iniziative ad hoc, comprensivi di campagne di informazione mirate.
Nelle competenze chiave per l’apprendimento è contenuta l’importanza dell’espressione creativa in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. La musica, componente universale dell’esperienza umana, favorisce i processi di socializzazione, l’acquisizione di strumenti di conoscenza, la valorizzazione della creatività, lo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché l’interazione fra culture diverse. L’apprendimento della musica nella scuola si articola sia come produzione, sia come fruizione consapevole. La pratica degli strumenti musicali, l’ascolto della musica, la comprensione e la riflessione critica promuovono l’integrazione delle componenti cognitive e affettivo-sociali della personalità, contribuiscono alla prevenzione del disagio. In quanto mezzo di espressione e di comunicazione, la musica interagisce costantemente con le altre arti ed è aperta agli scambi e alle interazioni con i vari ambiti del sapere.
Lo studio e la pratica dell’arte hanno la finalità di sviluppare e potenziare nell’alunno le capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo e personale, di osservare e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilità estetica e un atteggiamento di consapevole cura verso il patrimonio artistico. Il percorso permette agli alunni di esprimersi e comunicare sperimentando attivamente le tecniche e i codici propri del linguaggio visivo e audiovisivo; di leggere e interpretare in modo critico e attivo i linguaggi delle immagini e quelli multimediali, di comprendere le opere d’arte, di conoscere e apprezzare i beni culturali a cominciare da quelli numerosi e vari del nostro Paese.
La familiarità con le opere d’arte contribuisce ad educare i giovani a una cittadinanza attiva e responsabile e ad educarli alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio artistico e ambientale a partire dal territorio di appartenenza. Lo studio e la pratica dei linguaggi artistici, di tutte le arti, che sono universali, permette di sviluppare relazioni interculturali basate sulla comunicazione, la conoscenza e il confronto tra culture diverse.
L’educazione alla legalità, comprendente tutte le educazioni al vivere sociale, è una prospettiva formativa interdisciplinare e integrata volta ad indurre gli studenti a conoscere e promuovere una convivenza civile equilibrata e consapevole nell’ambiente in cui vivono. L’Ambito territoriale intende supportare le scuole nella realizzazione dell’educazione alla legalità in un’ottica di certificazione delle competenze, di curricolo verticale, di rete con il territorio, di percorsi di alternanza scuola-lavoro e di progettazione europea.
La Lombardia, in merito all’Educazione alla legalità, ha dato vita a una specifica governance che si basa su Centri di Promozione della Legalità (CPL), reti di scuole ed enti, associazioni, istituzioni e imprese del territorio guidate da una scuola capofila. Per il nostro territorio sede del CPL è il Liceo D. Crespi di Busto Arsizio che opera con l’obiettivo di integrare la formazione aperta ai docenti, ai genitori e agli studenti con la prevenzione di comportamenti sbagliati e la documentazione di materiali, esperienze ed eventi fruibili da tutte le scuole dell’ambito territoriale.